PNRR verso il traguardo: tra obiettivi raggiunti e sfide aperte

Sono passati quattro anni dalla prima rata del PNRR italiano, ricevuta nell’estate 2021. Ora il Piano di Ripresa e Resilienza entra nella sua fase finale: due semestri – e poco più – separano il nostro Paese dalla conclusione del programma. Ma a che punto siamo realmente? E soprattutto: il PNRR ha funzionato?
Secondo l’ultima Relazione sullo stato di attuazione (marzo 2025), l’Italia si conferma in testa all’Europa per numero di obiettivi raggiunti e fondi ricevuti: 122 miliardi di euro, pari al 63% della dotazione complessiva. Entro l’estate si attende la settima rata da 18,3 miliardi, legata a 67 obiettivi (35 milestone e 32 target) completati nel secondo semestre 2024. E già a fine giugno 2025 si prevede la richiesta dell’ottava rata, pari a 12,8 miliardi.
Nel frattempo, si continua a lavorare sulla semplificazione. L’ultima revisione del Piano – la quinta – ha modificato 67 misure, con l’obiettivo di superare ostacoli operativi e burocrazia eccessiva. Le modifiche non alterano la struttura generale, ma rispondono in modo mirato a criticità emerse lungo il percorso: mancanza di materiali, aumento dei prezzi, scarsa domanda, procedure troppo lente.
In particolare, 37 misure sono state riviste per velocizzare gli iter, mentre altre 20 sono state semplificate dal punto di vista amministrativo ed economico. Un’azione concreta per evitare sprechi e garantire la piena realizzazione degli investimenti.
Con le scadenze europee ormai fisse all’orizzonte, il tempo delle scelte strategiche si è concluso: ora resta da correre – e bene – verso il traguardo.