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Produzione Maserati in forte calo

Elena

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Nel primo trimestre del 2025, lo stabilimento Stellantis di Mirafiori ha registrato una significativa contrazione della produzione, con un calo del 22,2% rispetto allo stesso periodo del 2023. Sono state prodotte 9.860 vetture, delle quali 9.790 erano Fiat 500 elettriche e solo 70 unità Maserati, evidenziando una quasi totale assenza di produzione per il marchio del Tridente.

Secondo Ferdinando Uliano, segretario generale della Fim-Cisl, questo crollo è attribuibile alla cessazione delle linee produttive dei modelli Maserati Ghibli, Quattroporte e Levante nel 2024, mentre le nuove Maserati GranTurismo e GranCabrio, anche nelle versioni elettriche Folgore, non hanno raggiunto i volumi sperati. Uliano ha espresso preoccupazione per il rinvio al 2028 del lancio della nuova Quattroporte elettrica e per la mancanza di informazioni sul SUV destinato a sostituire il Levante.

La Fim-Cisl sottolinea l’urgenza per Stellantis di chiarire la strategia futura per Maserati, garantendo nuove produzioni a Mirafiori per sostenere l’occupazione e rispettare gli obiettivi di rilancio del marchio nel segmento del lusso. Si attende con speranza il lancio della Fiat 500 ibrida previsto per novembre 2025, che potrebbe contribuire a recuperare i volumi produttivi e a migliorare la situazione occupazionale nello stabilimento torinese.


Umano che interagisce con AI

AI Act, quante sono le aziende italiane che si sono già adeguate

Elena

Umano che interagisce con AI

A sei mesi dall’approvazione dell’AI Act, le aziende italiane si trovano di fronte a sfide significative nell’adeguarsi alla nuova normativa. Secondo una ricerca dell’Osservatorio Artificial Intelligence del Politecnico di Milano, il 51% delle grandi imprese italiane fatica a comprendere il quadro normativo, con l’8% che lo ignora completamente e il 43% che ha molti dubbi. Solo il 6% delle aziende si considera già conforme, mentre il 52% ritiene gli obblighi mediamente stringenti, il 25% li considera molto rigidi e l’8% eccessivi .wired.it+6wired.it+6wired.it+6

La percezione dell’AI Act varia tra i settori: finanza e assicurazioni, abituati a normative complesse, lo vedono come un’estensione naturale delle regole esistenti, mentre l’industria e l’automotive temono restrizioni troppo pesanti. Un punto critico è la definizione di “sistema di intelligenza artificiale” fornita dall’AI Act, che risulta poco chiara e genera incertezza su quali tecnologie rientrino nel suo ambito di applicazione. Questa ambiguità è particolarmente problematica per le aziende che utilizzano strumenti standard come Copilot senza sviluppare internamente sistemi di IA .

Nonostante le difficoltà, l’AI Act offre anche opportunità. Spinge le aziende a mappare e classificare i propri sistemi di intelligenza artificiale, distinguendo tra le diverse tipologie di rischio e garantendo la compliance normativa. Questo processo può migliorare la governance tecnologica e offrire un vantaggio competitivo a chi si adegua tempestivamente.Tuttavia, la mancanza di un’autorità nazionale di riferimento per l’interpretazione delle norme rappresenta un ostacolo significativo per le imprese italiane.


vista-ad-alta-angolazione-degli-edifici-citta in costruzione

Mercedes-Benz investe centinaia di milioni per una nuova verniciatura sostenibile

Elena

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Mercedes-Benz accelera la trasformazione della sua rete produttiva investendo diverse centinaia di milioni di euro nella costruzione della nuova “Next Generation Paintshop” a Sindelfingen. Il progetto, in partnership con Dürr Systems, è parte della strategia di decarbonizzazione industriale del gruppo e punta a una produzione senza combustibili fossili alimentata da energia verde. L’avvio operativo è previsto per la primavera 2028.

La nuova struttura, che sorgerà al centro dello storico stabilimento (oggi al 110° anniversario), ridurrà del 50% il consumo energetico rispetto agli impianti attuali e utilizzerà materiali da costruzione riciclati. Il tetto ospiterà 20.000 m² di pannelli fotovoltaici e sarà affiancato da spazi verdi per migliorare la biodiversità. Saranno adottate tecnologie digitali avanzate, tra cui l’uso del digital twin, l’integrazione nella piattaforma MO360 e sistemi di monitoraggio basati su AI generativa.


collage di immagini industry, paesaggi naturali e testa di David di colore rosa per rappresentare il convegno SMART26

SMART26: appuntamento il 20 maggio 2026


Elena

collage di immagini industry, paesaggi naturali e testa di David di colore rosa per rappresentare il convegno SMART26

Centro Congressi Fondazione Cariplo – Milano

UCIF annuncia la prossima edizione di SMART, il convegno biennale dedicato all’innovazione nel trattamento delle superfici. Un evento che, da anni, rappresenta il punto di riferimento per analizzare lo stato dell’arte tecnologico e per esplorare le evoluzioni industriali e culturali del settore.

IL CONCEPT VISIVO DI SMART26

Il visual di questa edizione è costruito come un collage fotografico e grafico che integra robotica, natura e intelligenza artificiale, in una narrazione visiva che riflette la trasformazione dell’industria contemporanea.

Al centro, la testa del David: simbolo della classicità e metafora delle radici culturali e filosofiche dell’intelligenza. Un richiamo potente alla nascita della conoscenza, della ricerca, dell’evoluzione del pensiero umano.

Il concept racconta una tecnologia che non è fine a sé stessa, ma evoluzione del pensiero umano; si fonde con il design, la sostenibilità, l’ambiente; abbraccia un modello di sviluppo circolare e consapevole.

Il colore fucsia acceso, protagonista dell’identità visiva, rompe gli schemi della comunicazione tecnico-tradizionale: un segnale di apertura verso un linguaggio nuovo, contemporaneo, capace di dialogare con un pubblico trasversale, dai ricercatori ai giovani professionisti.

Infine, il titolo stesso di SMART26 è un “prompt”: come nell’AI generativa, rappresenta uno stimolo, un innesco, una direzione.

È un invito a generare idee, progettare futuro, ripensare l’industria.


logo the battery show eu Stoccarda

Battery Show Europe / Stoccarda

Elena

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Per chi opera nella filiera meccanica e nell’automazione per l’automotive, guardare a monte è oggi più strategico che mai.
L’evoluzione della mobilità elettrica sta riscrivendo le priorità industriali: nuovi materiali, nuove tecnologie, nuovi modelli produttivi.
Per le aziende di UCIF, che progettano e realizzano impianti e soluzioni per la produzione industriale, il confronto diretto con chi guida l’innovazione nel settore batterie è un’opportunità concreta per anticipare esigenze, orientare gli investimenti e stringere nuove collaborazioni.

È in quest’ottica che consigliamo di seguire con attenzione The Battery Show Europe, in programma a Stoccarda dal 3 al 5 giugno 2025.
Si tratta dell’evento di riferimento in Europa per l’intera catena del valore delle batterie e dell’elettrificazione.

Alla Messe Stuttgart, oltre 800 espositori e 16.000 professionisti presenteranno e discuteranno le tecnologie chiave per il futuro della mobilità elettrica e dell’energy storage.

I temi in evidenza:
• Batterie allo stato solido, al litio, al sodio
• Sistemi di assemblaggio, saldatura, incollaggio, test
• Soluzioni per la gestione termica e il Battery Management System (BMS)
• Produzione automatizzata, robotica e controllo qualità
• Riciclo, tracciabilità, sostenibilità di processo e di prodotto
• Integrazione digitale e software di simulazione e manutenzione predittiva


linea di montaggio automotive

Nel Mezzogiorno la filiera Stellantis vale 13 miliardi

Elena

linea di montaggio automotive

Nel 2023 la filiera Stellantis nel Mezzogiorno ha generato un valore di oltre 13 miliardi di euro, con circa 600 fornitori coinvolti tra Campania, Abruzzo e Puglia. A trainare la crescita sono stati i modelli Tonale, Ducato, Panda e Jeep Avenger, prodotti negli stabilimenti di Pomigliano, Atessa e Melfi.

Secondo i dati illustrati a Torino dal responsabile della divisione Impegni Industriali di Stellantis Italia, il sistema produttivo del Sud è oggi fondamentale per l’industria automobilistica nazionale. In particolare, a Pomigliano sono state prodotte oltre 170mila unità della Tonale, mentre il Ducato resta un leader di mercato nella produzione di veicoli commerciali.

Il successo è frutto anche degli investimenti in elettrificazione e innovazione, ma pesa l’incertezza sulle future strategie industriali di Stellantis per l’area.


Wagner: innovazione come valore strategico per ambiente, persone e tecnologia

Elena

Per Wagner, innovare significa migliorare continuamente ogni aspetto aziendale, combinando eccellenza tecnologica, sostenibilità ambientale e benessere delle persone.
L’azienda, leader nelle tecnologie di rivestimento, investe da anni nella digitalizzazione – dall’assistenza in realtà aumentata all’uso dell’AI – e ha ottenuto la certificazione ISO 14001 per la gestione ambientale.
Tra le iniziative concrete: pannelli solari nella sede di Valmadrera, riduzione dell’uso della plastica, tecnologie che ottimizzano i consumi energetici e progettazione attenta al ciclo di vita dei prodotti.

Ma l’impegno va oltre: Wagner integra la sostenibilità anche nella governance e nel supporto alle comunità locali, promuovendo un ambiente di lavoro flessibile, sicuro e inclusivo.


folla di gente che protesta davanti a un edificio

Cessione Dema al gruppo Adler: preoccupazioni su occupazione e futuro degli stabilimenti

Elena

folla di gente che protesta davanti a un edificio

La cessione di Dema al Gruppo Adler, inizialmente accolta con cauto ottimismo, ha generato forti tensioni dopo la diffusione di un piano industriale che prevede la chiusura degli stabilimenti di Somma Vesuviana e Paolisi, con decine di esuberi e trasferimenti verso altri siti.

Sindacati, ministero delle Imprese e Made in Italy e forze politiche chiedono chiarezza: è stato convocato un tavolo a Roma il 6 febbraio.
Intanto, il presidente di Adler, Paolo Scudieri, conferma l’acquisizione e promette impegno per il rilancio e il benessere dei lavoratori.
Tuttavia, i sindacati denunciano il rischio di “spezzatino industriale” e chiedono garanzie occupazionali e trasparenza sulla procedura di cessione.


rise Convegno Poliefun

RISE 2025: il futuro del trattamento delle superfici si incontra al Politecnico di Milano

Elena

rise Convegno Poliefun

Il 19 e 20 giugno 2025 il Politecnico di Milano sarà il palcoscenico di RISE – Research and Innovation in Surface Engineering, il convegno che riunirà il meglio della ricerca, dell’innovazione e dell’industria nel campo del trattamento delle superfici.

Organizzato da Poliefun in collaborazione con AIFM – Associazione Italiana di Finiture dei Metalli, RISE 2025 vuole essere molto più di un semplice evento tecnico: sarà un luogo di incontro e contaminazione tra saperi, esperienze e prospettive future. Due giornate in cui gli esperti della finitura e del trattamento delle superfici si confronteranno su come rendere i materiali più performanti, più sostenibili e sempre più integrati nelle sfide dell’industria moderna.

Dalla ricerca accademica all’innovazione industriale

In un’epoca in cui innovare non è più un’opzione ma una necessità, RISE 2025 nasce con l’obiettivo di abbattere i confini tra università e industria, creando nuove sinergie tra chi sviluppa conoscenza e chi la applica quotidianamente.
I temi al centro del programma spaziano dalle tecnologie di rivestimento avanzato ai processi di caratterizzazione dei materiali, fino alle nuove frontiere dell’economia circolare e della digitalizzazione industriale.

Un programma ricco di contenuti che vedrà la partecipazione di aziende leader del settore accanto agli esperti del Politecnico di Milano sotto il patrocinio di UCIF – Anima Confindustria Meccanica.

RISE 2025 rappresenta un’occasione unica per:

  • Scoprire soluzioni tecnologiche all’avanguardia
  • Anticipare le tendenze emergenti nella finitura dei materiali
  • Creare nuove connessioni professionali tra ricerca e industria
  • Condividere idee e ispirazioni in un contesto di alto livello scientifico

È il momento giusto per chi vuole essere protagonista della trasformazione tecnologica nel trattamento delle superfici.


allagamento di una città

Polizze catastrofali: proroga confermata, ma restano criticità da risolvere

Elena

allagamento di una città

Confcommercio accoglie positivamente la proroga dell’obbligo di stipulare polizze catastrofali, ma richiama l’attenzione su alcuni nodi ancora aperti.
Lo ha evidenziato Loretta Credaro, vicepresidente con delega a Finanza e Assicurazioni, durante l’audizione alla Camera sul decreto-legge che disciplina le nuove coperture contro calamità naturali.

L’obbligo, inizialmente previsto per il 31 marzo 2025, è stato posticipato al 1° ottobre 2025 per le medie imprese e al 1° gennaio 2026 per le Pmi.
Una decisione che offre più tempo per affrontare le complessità operative e interpretative di un sistema che coinvolge circa quattro milioni di imprese.
Restano da chiarire aspetti cruciali, come l’obbligo assicurativo per le attività in locazione, la definizione di criteri unici per la valutazione dei rischi e un sistema tariffario competitivo. L’obiettivo, secondo Confcommercio, deve essere costruire un modello fondato su mutualità e solidarietà.

L’obbligo riguarda tutte le imprese italiane (escluse quelle agricole) iscritte al registro imprese, con l’obiettivo di tutelare soprattutto micro e piccole realtà, ad oggi tra le più esposte ai danni da eventi naturali.