Additive manufacturing e finitura abrasiva: la sfida della precisione

Object printed on metal 3d printer. A model created in a laser sintering machine close-up. DMLS, SLM, SLS technology. Concept of 4.0 industrial revolution. Progressive modern additive technology.

Nuove ricerche mostrano come levigatura e lucidatura automatizzata possano migliorare la qualità delle superfici metalliche stampate in 3D.

La stampa 3D metallica sta rivoluzionando la produzione in settori come l’aerospaziale e il medicale. Tuttavia, uno dei limiti principali resta la qualità delle superfici: la rugosità tipica dei componenti prodotti in additive manufacturing richiede un accurato processo di post-processing e finitura abrasiva per raggiungere le specifiche richieste.

Una recente rassegna pubblicata su Materials (MDPI) analizza i progressi compiuti nelle tecniche di levigatura, lucidatura e sbavatura applicate a componenti AM. L’integrazione di machine learning consente oggi di ottimizzare in tempo reale parametri come pressione, velocità e granulometria degli abrasivi, riducendo tempi ciclo e difetti residui. Inoltre, la combinazione di tecniche meccaniche e chimiche apre la strada a superfici uniformi e con tolleranze micrometriche.

Nel settore aerospaziale, la qualità superficiale influisce direttamente sull’aerodinamica e sull’affidabilità dei componenti. Nel medicale, una superficie priva di micro-irregolarità è essenziale per l’adesione dei tessuti e la sterilizzazione efficace.

Le aziende italiane della finitura possono giocare un ruolo centrale in questa evoluzione, portando il proprio know-how nella messa a punto di processi ibridi e automatizzati per la post-produzione. La collaborazione tra costruttori di impianti e realtà dell’additive manufacturing rappresenta una delle direzioni più promettenti per la manifattura avanzata.